Dopo un giorno dal divorzio comunicata dalla Molfetta Calcio, il direttore Danilo Dammacco analizza, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, la stagione appena conclusa.
“La scintiila con il Molfetta Calcio non è scattata, e fare calcio non è stato per niente facile, anche perchè ad agosto non conoscevamo nemmeno la categoria del campionato da disputare. Ma alla fine mi sono adattato, – contuina il ds barese – portando a Molfetta giocatori importanti che hanno regalto alla società e alla piazza il massimo del risultato che si potesse raggiungere: due finali (Coppa e Play off) dalla quali siamo usciti i senza perdere, mettendi il massimo impegno.
Non sempre però nel calcio dedizione, passione e risultati bastano per essere riconfermati per la nuova stagione, ed appena si sono fermate le bocce ho avvertito da subito la sfiducia della società.
Ho anche capito che chi era al mio fianco in questa stagione aveva un obiettivo personale: prendere il mio posto come direttore sportivo. Mi duole solo sapere che è una figura che ho portato io ad Agosto a Molfetta. Va bene cosi, anche questa è esperienza. Conosco questo mondo e so che c’è anche chi vive il calcio improvvisando e colpi bassi.
Ringrazio la piazza molfettese e il presidente Bufi per la bella occasione che mi ha aiutato a crescere. Sono pronto per una nuova avventura in questo fantastico mondo del calcio: le esperienze negative mi rafforzano sempre più”!
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